È un intervento d’eccezione sotto molteplici aspetti quello che Trevi sta conducendo presso la diga di Mosul, in Iraq, sotto il coordinamento della U.S. Army Corps of Engineers Mosul Dam Task Force e dell’Iraqi Ministry of Water Resources. La perdurante situazione di instabilità politica del Paese, aggravata negli ultimi anni dal conflitto con le milizie dell’Isis, ha infatti privato di adeguati interventi di manutenzione l’impianto, che attualmente si trova in condizioni di forte rischio strutturale e necessita perciò di una serie di interventi di ripristino, la cui esecuzione è stata affidata a Trevi dal governo iracheno. “La Diga di Mosul è sicura e l’impresa italiana Trevi sta svolgendo il suo lavoro in modo professionale”. Questo il giudizio rilasciato all’emittente televisiva irachena “Al Sumaria” da Riad Adnan, direttore della diga. Adnan ha aggiunto che le voci su un possibile crollo della diga (diffuse nei mesi scorsi) sono “erronee e prive di fondamento” perché la struttura è completamente sicura e l'impresa italiana Trevi sta procedendo con il consolidamento della struttura tramite iniezioni di malta (come previsto dal contratto). “La società italiana lavora in modo professionale in coordinamento con il personale iracheno per consolidare tutte le parti che ne hanno bisogno.” – ha sottolineato Adnan – “La capacità potenziale della diga è di 11 miliardi di metri cubi di acqua e ora il bacino è riempito con 6 miliardi di metri cubi, con una potenza di 200 metri cubi al secondo”. Il direttore ha inoltre affermato che le forti piogge degli ultimi giorni non hanno interessato zone vicine all’impianto.