In questo settore lo sviluppo tecnologico di Trevi si è concentrato sull’eliminazione dei fanghi bentonitici statici normalmente utilizzati per supportare lo scavo in presenza di terreni non coesivi o coesivi teneri. L’eliminazione di tali fanghi consente di contenere le dimensioni del cantiere e ridurre al minimo il materiale di risulta contaminato da fanghi stabilizzanti.
Grazie alla ricerca è stata progettata una nuova gamma di perforatrici idrauliche che consentono di realizzare fori/pozzi rivestiti con diametri fino a 1500 mm e profondità massima di 40 m. Le perforatrici montano una morsa idraulica per il recupero del rivestimento temporaneo al termine della fase di getto.