IL GRUPPO TREVI FESTEGGIA 40 ANNI DI PRESENZA IN ARGENTINA

14 ott 2011

Il Gruppo Trevi è storicamente presente in Argentina con due società distinte: la Pilotes Trevi, da 40 anni impegnata nell’industria delle grandi opere del sottosuolo e Petreven che da 7 anni offre servizi di perforazione alle grandi compagnie petrolifere.

La Pilotes Trevi, che proprio in questi giorni celebra il 40° anniversario della sua fondazione, ha partecipato all’esecuzione di importanti progetti a livello nazionale, che hanno lasciato un segno nella storia delle grandi opere infrastrutturali dell’Argentina, fra i quali ricordiamo i ponti Rosario Victoria, Zarate, Brazo Largo, de La Mujer o le grandi dighe come Caracoles, Yaciretá, Limay, Potrerillos. Ma l’impegno della Pilotes Trevi ha interessato anche l’esecuzione di numerosi porti e opere portuali.

Alla fine del 2011, il Gruppo dovrebbe realizzare il proprio record di fatturato in Argentina toccando i 100 milioni di dollari, con un incremento dell’11% rispetto al 2010. Un risultato anche frutto dei numeri investimenti effettuati dal Gruppo in questi ultimi anni. Basti pensare che dal 2006 ad oggi, il Gruppo ha investito in macchine ed attrezzature, più di 53 milioni di dollari nella sola Argentina e 21 milioni in Cile.

Il risultato è che attualmente la società dispone di numerose e innovative attrezzature per l’ esecuzione di un’ ampia gamma di tecnologie che rendono possibile l’esecuzione 2 di cantieri di fondazione, di trattamento e consolidamento del suolo, così come delle attrezzature più all’avanguardia per la perforazione petrolifera. Va ricordato, infine, che proprio dall’Argentina, la società gestisce tutti i progetti realizzati in Cile, Uruguay, Paraguay, Bolivia e Brasile.

“La nostra ricchezza principale è il nostro capitale umano - dice Ruben Moleon, managing director della Pilotes Trevi -, il quale è costituito da una squadra di professionisti con più di 30 anni di esperienza nella nostra azienda dove hanno imparato le conoscenze tecniche all’avanguardia nel settore di riferimento per trasmetterle oggi sul mercato locale. Fra Argentina e Cile possiamo contare su quasi 700 persone”.

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